“incontro sempre lo stesso tipo di uomo”, “stare in famiglia a Natale è stato angosciante!” “sono preoccupata per mia figlia, si avvicina all’adolescenza e già mi fa morire”, “Il lavoro che faccio è ok, ma mi sento impazzire a stare chiusa per 8 ore e vorrei trovare qualcosa di più affine a me”, “sono distrutta, tra le scadenze, il mutuo, la burocrazia mi sembra di non riuscire mai a prendere fiato”, “C’è la crisi”…
Questa è la vita per una gran parte di noi ed è anche quello che portano le mie clienti il più delle volte al primo incontro.
Quando stiamo vivendo un periodo di difficoltà e ci sembra che nessuno ci possa capire veramente, o sostenere come sentiamo di avere bisogno, possiamo: lasciare passare del tempo, sfogarci con le amiche, mangiare un chilo di gelato davanti a un film, andare a fare una passeggiata o comprarci un vestito.. alle volte basta questo; altre volte possiamo immaginare di rivolgerci a un professionista che ci ascolti senza giudicarci e magari ci accompagni nell’uscire “dal barattolo per conserve” .
Purtroppo in Italia esistono ancora molti pregiudizi su tutto quello che riguarda il nostro “mondo interiore”.
Se ci fai caso è paradossale, perché i pensieri, i sentimenti, le emozioni e tutte le decisioni che ne derivano, sono alla base del nostro vivere quotidiano.
Allora perché c’è tanta paura nell’occuparci, oltre che del nostro corpo e delle cose pratiche che facciamo, anche e soprattutto di ciò che conteniamo?
Non si può negare che trattare bene o male il nostro aspetto fisico sia una diretta conseguenza di ciò che pensiamo e proviamo per noi stesse.
Allo stesso modo le scelte che facciamo quando incontriamo un uomo o quando educhiamo i nostri figli, le relazioni che creiamo con gli amici e al lavoro, sono direttamente correlate alle idee che abbiamo su “come va la vita”.
Un altro pregiudizio molto radicato, è che una volta adulti, smettiamo di crescere.
Ci sono persone che rimangono attaccate all’idea che hanno di sé, per tutta la vita. Che si dicono: “io sono così”, e non mettono mai in dubbio le proprie posizioni, opinioni e decisioni. Molti si bastano e accontentano così.
Poi ci sono persone che si accorgono di essere maturate negli anni, di avere rivalutato le proprie convinzioni o assunto nuovi punti di vista, grazie ai quali hanno migliorato le proprie relazioni e professioni, hanno smesso di compiere sempre le stesse scelte e quindi ottenere gli stessi risultati.
Questo perché non siamo fatti a compartimenti stagni, seguiamo le leggi della natura e se sappiamo assecondare “le nostre stagioni”, c’è buona probabilità che la nostra vita, nel tempo, si semplifichi e rassereni.
Infatti, al di là di quello che ci succede, se qualcosa non funziona, possiamo coltivare e costruire nuovi schemi su cui basare le azioni successive.
Puoi accettare l’idea che il tuo modo di vedere il mondo, di pensarlo e immaginarlo, abbia un impatto enorme sulla tua esperienza?
Se si, allora nel momento in cui ti accorgi che qualcosa ti fa soffrire e va solo peggiorando, è il momento per cercare le soluzioni dentro di te.
Questo mettersi in gioco è tipico dei bambini, che ogni volta che cadono si rialzano immediatamente. Per loro è una consuetudine cadere. Perché a un certo punto per noi diventa tanto disastroso da paralizzarci?
Oggi ti ricordo una parte essenziale del processo di crescita: per quanti problemi e difficoltà possiamo avere, la soluzione non sta nell’affrontarli e risolverli tutti insieme, ma nel cambiare atteggiamento, in modo da ridurli drasticamente e far si che non si ripresentino più.
Se hai voglia di esplorare nuovi punti di vista, puoi rivolgerti a una figura professionale che abbia già percorso più volte quel pezzo di strada che ti manca conducendoti per il tratto che ancora non conosci.
Il percorso Potentia, che è fatto di ascolto e di piccoli esercizi estremamente efficaci, per un dato momento della tua vita ( da 2 a 8 incontri) ti può portare a trasformare il modo in cui affronti le difficoltà, insegnandoti a farlo autonomamente.
Contattami per un incontro conoscitivo e continua a seguirmi su Potentia.it.
Fino ad allora, ti suggerisco di fare un primo passo verso te stessa, fuori dal barattolo, e se vuoi fammi sapere come è andata:
Fai silenzio intorno, prendi dieci minuti di pausa al giorno da dedicare solo a te stessa, respirando, svuotando la mente, oppure scrivendo o disegnando, cercando di sospendere il giudizio su quello che fai ma godendo della pausa, del gesto di farlo.
Ti ricordo infine che stanno per chiudere le iscrizioni al workshop “buoni propositi 2016”, trovi qui l’evento e qui i biglietti.
A presto,
Emanuela
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