I tuoi pensieri ti portano dove desideri? Ti fanno stare bene?
Devi sapere che hai il potere di coltivare i pensieri che ritieni giusti per te.
Infatti, qualora ti accorgessi che “pensi male”, puoi prendere in prestito (da un libro, da persone che ti ispirano positivamente, da questo sito, ecc.) pensieri più funzionali, per assumere punti di vista che ti permettano quantomeno di risparmiare energie mentali e forse anche fisiche.
Prova a pensare quando ti fissi su un’idea logorante, cerchi una soluzione, o sei arrabbiata per una situazione o con qualcuno; prova a sentire nel corpo se ci sono delle tensioni, se la pancia è rilassata, se la testa non ti si stringe in un cerchio, prova, quando sei in quella condizione, a rintracciare i segnali del tuo corpo.
Perché quando siamo preoccupati, quando continuiamo a rimuginare, tutto il nostro corpo si aziona, a livello muscolare, nervoso, endocrino; secerniamo ormoni come il cortisolo, che aumentano lo stress, adottiamo e manteniamo posture rigide della mandibola, della schiena, contraiamo l’addome e quant’altro ed entriamo in un circolo vizioso, in cui fatica, frustrazione, malumore ci sembrano l’unica condizione possibile in cui vivere.
A quel punto siamo in una specie di gabbia, quindi giustifichiamo il nostro malessere come diretta conseguenza di ciò che ci accade o ad agenti esterni, e l’ultima cosa che ci viene in mente è riconoscere che abbiamo co-creato quello stato d’essere.
Il problema è, che se anche riconosciamo di esserci finite dentro, non sappiamo come uscirne.
E questo condiziona tutto: il modo in cui stiamo col nostro partner, il modo in cui rispondiamo ai nostri figli, il modo in cui andiamo al lavoro e ci sembra che la nostra vita debba rimanere la stessa per gli anni a venire.
Ricordati che ci sono tante esperienze quante vite umane sulla terra. Ognuno, al di là del contesto oggettivo in cui è immerso, costruisce la propria percezione e idea della realtà, e quindi la sua diretta realizzazione.
Nessuna idea è di per se giusta o sbagliata, ma ognuna porta all’esperienza di tale idea. Inizia a pensare in termini di ciò che funziona e di ciò che non funziona.
Vale a dire che se pensi e ti poni nella vita in un determinato modo, la tua esperienza dipenderà in gran parte dal modo in cui ti poni.
Vale a dire che se stai male e la tua vita va male, puoi pensare di cambiare il modo di pensare e di agire. E da quel punto, solo dopo quel passaggio, potrai notare i cambiamenti intorno a te.
Prova.
Prova a cambiare atteggiamento e vedi cosa succede all’esterno.
Tutta l’esperienza umana, da che mondo è mondo, funziona così e si divide in persone che vedono il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. O comunque capitano periodi, in cui, per ognuno di noi, può accadere di acquisire l’una o l’altra abitudine.
La chiamo abitudine perché non è un blocco fisso della personalità, e quindi la puoi modificare.
Ora, può essere che gli eventi ti abbiamo travolta e trascinata in un pozzo da cui non vedi più uscita, ma il primo passo per uscire, dalle situazioni difficili, così come dai pensieri logoranti e disfunzionali, sta a te farlo.
Allora il mio invito è provare per una settimana, ogni volta che ti accorgi che stai rimuginando, a portare attenzione al tuo corpo, alle rughe della tua fronte corrucciata, alle povere unghie che ti stai consumando, all’interno della bocca macerato dal continuo mordicchiare.
Sono i segnali che ti auto invii per riconoscere che i tuoi pensieri hanno bisogno di un refresh.
Poi scrivimi per farmi sapere come è andata.
E poi? Perché potresti essere una di quelle persone che già sa tutto quanto ho scritto, è pure d’accordo, ma da lì non sei riuscita a mantenere, in modo pratico, l’attenzione e la costanza per cambiare veramente atteggiamento.
Se non sai da dove iniziare, se ti senti di non avere le forze per uscirne, se non vedi soluzioni, se hai una relazione ormai logora, ma non riesci a darle una svolta, o per chiudere o per continuare, se ogni volta che tuo figlio ti chiede attenzione tu scoppi, sappi che puoi contattarmi.
In pochi incontri sbloccheremo l’impasse e troverai il modo per imparare da sola a non cascarci più, per tornare a sognare e progettare una vita più spensierata, più leggera senza buttare via marito, figli e lavoro; anzi, costruendo insieme a loro un nuovo modo di stare.
Lascia un commento